Indirizzo: Piazza S. Giovanni, 47
Sito web: www.comune.sava.ta.it
CAP: 74028
Prefisso: 099
Abitanti: 15.368 (30-11-2020)
Alcuni reperti ritrovati della contrada di Agliano, risalenti al 300 circa a.C., attestano la presenza greca nell’attuale territorio di Sava. Probabilmente si trattava dell’ultimo avamposto tarantino verso il Salento meridionale, popolato dai Messapi. Sul finire del VII secolo d.C., con la spartizione del territorio pugliese tra bizantini e longobardi, lungo il confine venne costruito un limes noto come Paretone o Limitone dei greci, una muraglia costruita a secco con pietre calcaree di modeste dimensioni. Il Limitone correva dalla costa adriatica a sud di Brindisi sino alla costa ionica: l’attuale territorio di Sava ne risultava attraversato dalla località La Zingara sino al Monte di Magalastro.
Sebbene non vi siano documenti che comprovino le origini del borgo di Sava, la maggioranza degli storici locali concorda nel ritenere che la sua fondazione risalga al XV secolo. Lo storico P. Coco ha tuttavia congetturato un’origine più antica, avvalorata da un documento con il quale il re Alfonso II di Napoli accordava il permesso alla vendita dei casali di Pasano, Aliano, Albaro e Saba impiegando più volte il termine “disabitati” che lascia intendere come essi fossero stati in precedenza abitati. Nei primi anni del secolo XIV i casali di Aliano e Pasano erano ancora abitati da poche famiglie che conducevano vita piuttosto grama finché, nella seconda metà dello stesso secolo, esse sparirono del tutto per le continue devastazioni delle loro terre causate dalle lotte tra Angioini ed Aragonesi per la conquista del Regno di Napoli.
Nel 1798 il nobile tarantino Giuseppe De Sinno acquistò dall’Azienda di Educazione le due masserie di Aliano e Pasano e più tardi molti altri beni, compreso il castello con tutte le sue terre e le sue rendite.
Con le leggi eversive della feudalità, di epoca napoleonica, Sava ottenne l’autonomia comunale e divenne capoluogo di circondario nell’ambito della Provincia di Terra d’Otranto. A quel tempo il paese era Capoluogo di Mandamento ed aveva aggregate le frazioni di Torricella e Monacizzo che però, nel 1869, passarono a Lizzano.
Sava, come i comuni limitrofi, è stata caratterizzata per buona parte del XX secolo da una forte emigrazione verso l’Italia settentrionale e, in misura minore, verso l’Europa settentrionale.
Il 19 agosto 1976 un potente tornado colpì la città di Sava e le campagne circostanti, fino ad esaurirsi nei pressi di Manduria; il suo passaggio determinò precipitazioni molto intense e venti di fortissima intensità che causarono ingenti danni.
fonte: wikipedia.it