Obiettivo principale del progetto è informare gli agricoltori sull’opportunità di recuperare colture arboree – che in tempi passati avevano nel territorio una forte valenza produttiva ed economica- fra cui il fico, il melograno, il mandorlo e il melo cotogno e fornire le basi per una corretta coltivazione e produzione, inserendo elementi innovativi importanti per un’agricoltura più sostenibile, fra i quali 3 campi sperimenti sull’agricoltura 4.0. I destinatari finali sono tutti gli addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale, i gestori del territorio e altri operatori economici che siano PMI operanti in zone rurali.
2° convegno – “Verso l’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo”, organizzato dal GAL Terre del Primitivo l’11 novembre a Sava, ha presentato i risultati intermedi del progetto B 5.2 sull’agricoltura di precisione. Dopo i saluti istituzionali, l’agronomo Salvatore Attanasio ha illustrato le attività informative svolte nei comuni del GAL, mentre Raffaele Ranieri (Skydrone360) ha esposto i dati raccolti dai tre campi dimostrativi (vigneto, oliveto, ficheto). L’evento ha sottolineato il ruolo dell’innovazione tecnologica per una sostenibilità agricola, la diversificazione delle colture e la lotta agli effetti della Xylella fastidiosa, in linea con gli Obiettivi Agenda 2030.
Sono gruppi di lavoro progettati e calendarizzati in ciascuno degli 11 comuni del comprensorio del Gal Terre del Primitivo, momenti di confronto nei quali si è argomentato del recupero di coltivazioni autoctone ma non più prodotte in quantità e si sono informati i partecipanti sulle potenzialità di queste produzioni che potrebbero costituire una buona opportunità, soprattutto in un momento di crisi del comparto agricolo anche a causa del forte attacco da xylella fastidiosa sugli oliveti del territorio.
La realizzazione dei campi dimostrativi consente di diffondere sul territorio dati e informazioni utili a beneficio dell’agricoltura delle Terre del Primitivo verso la digitalizzazione dell’agricoltura stessa.
Nello specifico sono degli strumenti creati per informare imprenditori agricoli e tecnici/consulenti sulla situazione fitosanitaria e agronomica delle colture monitorate: olio, vite e fico. Le indicazioni in essi contenute sono fondamentali per la raccolta di dati relativi al terreno e allo stato di salute delle piante.